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Come calcolare la resistenza elettrica secondo la legge di Ohm

La legge di Ohm: tutto quello che devi sapere sulla corrente elettrica.
Questo articolo spiega in modo chiaro e semplice la legge di Ohm, fornendo una panoramica completa sulla corrente elettrica.
Vengono illustrati i concetti di tensione, resistenza e corrente, e viene spiegato come questi elementi sono collegati tra loro secondo la legge di Ohm.

Calcolo resistenza elettrica

Il fisico tedesco Georg Simon Ohm (1789 - 1854) provò la relazione che lega tra loro le grandezze: tensione, corrente e resistenza. Questa relazione prese il nome Legge di Ohm.
ohm il cui simbolo è divenne l'unità di misura della resistenza R.

Semplice circuito costituito da una pila e da un resistore.

Circuito con pila e resistore

Nella Fig. 1 la tensione (V) presente ai poli A e B della pila è presente ed uguale anche nei capi del resistore, punti C e D. Questo perchè i punti C e D sono collegati direttamente ai poli A e B e di conseguenza il punto C ha lo stesso potenziale elettrico del punto A e il punto D ha lo stesso potenziale elettrico del punto B.

Vediamo il percorso della corrente I che viene fatta circolare nel circuito dalla tensione presente ai poli della pila e ostacolata dalla resistenza del resistore. Parte dal polo positivo della pila (A), percorre il conduttore A / C, attraversa il resistore ed infine percorre il conduttore D / B per poi arrivare al polo negativo della pila (B).

Percorso della corrente: legge di ohm

Successivamente Ohm scoprì che aumentando la tensione aumenta anche la corrente.
Se nel circuito della Fig. 1 viene collegata una pila di tensione maggiore aumenterà la tensione presente nel circuito e di conseguenza aumenterà anche la corrente I. Inoltre se si divide la tensione di ciascuna pila per la corrente che essa fa circolare, si ottiene sempre lo stesso valore, valore della resistenza.
In questo caso tra tensione, corrente e resistenza l'unica che non subisce variazioni è la resistenza in quanto il resistore è sempre lo stesso come pure la sua resistenza.
La resistenza può essere misurata solo se il circuito non è in funzione.

La resistenza si ottiene dividendo la tensione per la corrente:
R= V / I

Se nel circuito si sostituisce solo il resistore con resistenza di valore ohmico superiore, maggiore sarà anche l'ostacolo che la corrente incontrerà quindi la corrente I che circola nel circuito avrà un valore minore.
Se si moltiplica la resistenza del resistore, qualunque sia la sua resistenza, per la corrente che lo attraversa si troverà sempre lo stesso valore, valore della tensione.
In questo caso tra tensione, corrente e resistenza l'unica che non subisce variazioni è la tensione.

La tensione si ottiene moltiplicando la resistenza per la corrente:
V= R x I

Se nel circuito si sostituiscono contemporaneamente tensione e resistenza, ad esempio raddoppiando o triplicando la loro grandezza allo stesso modo, e si divide la tensione per la resistenza si ottiene sempre lo stesso valore e a sua volta la corrente circolante nel circuito conserva sempre la stessa intensità.
Il valore ottenuto è il valore dell'intensità della corrente.

La corrente si ottiene dividendo la tensione per la resistenza:
I= V / R

V = tensione Volt (V)
I = corrente Ampere (A)
R = resistenza Ohm (Ω)

V = Ω x A
A = V / Ω
Ω = V / A

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