
Quando parliamo di elettricità e forze elettrostatiche, non possiamo non citare Charles-Augustin de Coulomb, il fisico francese che ha cambiato per sempre il modo in cui comprendiamo le interazioni tra cariche elettriche. Il contributo di Charles-Augustin de Coulomb con la sua celebre legge è oggi uno dei pilastri dell’elettrostatica ed è alla base di innumerevoli applicazioni tecnologiche moderne: dai circuiti stampati, agli smartphone, fino alla trasmissione dei dati digitali.
Questa legge non è solo una formula matematica: è una chiave di lettura per decifrare il comportamento della materia su scala atomica e molecolare. Comprenderla significa penetrare nei meccanismi più profondi dell’elettronica, dove tutto – letteralmente tutto – funziona grazie alla forza che agisce tra cariche elettriche.
Chi era Charles-Augustin de Coulomb
Nato il 14 giugno 1736 ad Angoulême, in Francia, Charles-Augustin de Coulomb fu un pioniere della fisica sperimentale e dell’ingegneria.
La vita di Charles-Augustin de Coulomb è segnata da studi rigorosi e da scoperte che hanno rivoluzionato il mondo dell’elettricità. Dopo aver studiato presso l’École du Génie de Mézières, divenne un brillante ingegnere militare al servizio del regno francese. Operò in diverse colonie, in particolare nelle Antille, dove si occupò di grandi opere di ingegneria e acquisì un metodo di lavoro estremamente preciso e sistematico.
Tuttavia, la sua vera passione era la scienza pura. Tornato in Francia, Charles-Augustin de Coulomb si dedicò con crescente interesse allo studio dell’elettricità e del magnetismo. Nel 1785, presentò all’Académie des Sciences il suo lavoro più celebre: la prima memoria sull’elettricità e il magnetismo, in cui formulava la legge che porta oggi il suo nome.
Questa scoperta gettò le basi per tutta l’elettrostatica moderna e influenzò profondamente scienziati del calibro di Gauss, Faraday e Maxwell. Nonostante le difficoltà politiche della Rivoluzione francese, Coulomb continuò a contribuire alla scienza e fu nominato membro fondatore del nuovo Institut de France nel 1795. Morì a Parigi nel 1806, ma il suo nome vive ancora oggi nell’unità di misura della carica elettrica: il coulomb (C).
La legge di Coulomb spiegata in modo semplice
Tra le più grandi eredità scientifiche di Charles-Augustin de Coulomb, spicca senza dubbio la legge che porta il suo nome, ancora oggi studiata in tutto il mondo.
La legge di Coulomb descrive la forza che si esercita tra due cariche elettriche ferme (cioè in stato elettrostatico). È un principio fondamentale dell’elettrostatica e si basa su un concetto chiave: le cariche elettriche si attraggono o si respingono a seconda del loro segno.
La formula:

Dove:
- F è la forza elettrostatica tra le due cariche (misurata in Newton, N).
- k è la costante di Coulomb, che ha un valore di circa
8,9988 x 109 N • m2/C2 - q1 e q2 sono le due cariche elettriche delle due particelle (misurate in Coulomb, C).
- r è la distanza tra le due cariche (misurata in metri, m).
l valore assoluto garantisce che la forza sia sempre positiva in intensità, ma la direzione dipende dai segni delle cariche:
- Due cariche uguali (entrambe positive o entrambe negative) si respingono.
- Due cariche opposte (una positiva e una negativa) si attraggono.
Questa relazione è inversamente proporzionale al quadrato della distanza, il che significa che raddoppiando la distanza tra le cariche, la forza diminuisce di quattro volte.
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Legge di Coulomb: cos'è, formula, unità e spiegazione
Conclusione
La legge di Coulomb è uno dei pilastri della fisica classica, ma anche uno strumento pratico essenziale nell’ingegneria elettronica contemporanea. Grazie alla visione e alla precisione sperimentale di Charles-Augustin de Coulomb, oggi possiamo calcolare, controllare e sfruttare le forze elettrostatiche per alimentare tutto ciò che ci circonda: computer, smartphone, reti elettriche, satelliti e molto altro.