
Il magnetismo è una delle forze più affascinanti e potenti della natura, ma troppo spesso viene sottovalutato. Quando pensiamo ai magneti, ci vengono in mente semplici calamite da frigo, ma la verità è che questa forza invisibile regola fenomeni naturali, tecnologici e persino biologici. Dalla navigazione con la bussola alla produzione di energia elettrica, dal funzionamento dei motori fino alle sofisticate apparecchiature mediche, questa forza è ovunque. Conoscerla significa comprendere meglio il mondo che ci circonda. In questo articolo, scoprirai in modo chiaro e approfondito cos'è il fenomeno magnetico, come funziona e perché è così fondamentale per la nostra vita quotidiana.
Cos'è il magnetismo e da dove deriva
Il magnetismo deriva dal nome di un minerale, la magnetite, ed è un fenomeno fisico che riguarda le proprietà magnetiche dei materiali e la loro interazione con i campi magnetici. In particolare, questa forza si riferisce alla parte della fisica che studia questi fenomeni, dai materiali ferromagnetici ai campi generati da correnti elettriche.
La magnetite è un materiale naturale che ha la proprietà di attirare materiali ferrosi. È chiamato "magnete naturale permanente" perché conserva le sue proprietà magnetiche nel tempo, senza necessità di interventi esterni. Ha l’aspetto di una pietra e i suoi poli (Nord e Sud) esercitano forze di attrazione e repulsione, seguendo una logica simile a quella delle cariche elettriche: poli opposti si attraggono, poli uguali si respingono.
"Due poli dello stesso nome o segno si respingono mentre due poli di nome o segno opposto si attraggono."

Il magnetismo, oltre che nella magnetite, è stato osservato anche in altri minerali e metalli come il nichel e il cobalto. Anche alcune leghe metalliche, come l'acciaio, possono diventare magnetiche se sottoposte a particolari trattamenti.
In natura, il magnetismo è presente ovunque. La Terra stessa è un enorme magnete, con un proprio campo magnetico che protegge il pianeta dai raggi cosmici e dalle particelle cariche provenienti dal Sole.
Qual è la definizione fisica del magnetismo
Fisicamente, il magnetismo è l’effetto generato dal movimento di particelle cariche, come gli elettroni. Questo moto produce un campo magnetico, ovvero un’area di influenza in cui si esercitano forze su altri oggetti magnetici o carichi in movimento. È una manifestazione diretta della forza elettromagnetica, una delle quattro forze fondamentali dell’universo.
La forza elettromagnetica è responsabile di moltissimi fenomeni fisici e chimici: senza di essa, non esisterebbero le forze coesive tra gli atomi, le reazioni chimiche, o persino la luce, che è un’onda elettromagnetica.
Il magnetismo, dunque, è una delle espressioni di un principio più ampio che governa la struttura della materia e l'interazione tra le particelle. Gli effetti magnetici diventano particolarmente evidenti quando si parla di materiali ferromagnetici, ma ogni particella carica in movimento genera un campo, anche se a livelli microscopici.
Chi ha inventato il magnetismo
Essendo un fenomeno naturale, non è stato inventato, ma scoperto. Le prime osservazioni risalgono all’antica Grecia, dove si notò che alcune pietre di Magnesia avevano la capacità di attrarre il ferro. Tuttavia, fu William Gilbert nel 1600 a definire scientificamente il magnetismo, riconoscendo la Terra come un grande magnete e gettando le basi per lo studio moderno del fenomeno.
Gilbert fu medico della regina Elisabetta I e scrisse un’opera fondamentale intitolata De Magnete, nella quale descrisse le sue osservazioni e ipotesi. Le sue intuizioni hanno influenzato anche Galileo e Keplero.
Oltre a Gilbert, anche altri scienziati hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo del concetto di magnetismo: Ørsted, Faraday, Maxwell e Tesla sono solo alcuni dei nomi che hanno contribuito a costruire l’elettromagnetismo moderno.
Che cos'è l'effetto magnetico
L’effetto magnetico si manifesta quando una corrente elettrica produce un campo magnetico. Questo effetto è visibile, ad esempio, avvicinando della limatura di ferro a un magnete: essa si dispone lungo le cosiddette linee di forza del campo magnetico, creando lo spettro magnetico.
Le linee escono dal polo Nord del magnete ed entrano nel polo Sud, delineando la direzione e la forma del campo.

In applicazioni pratiche, l’effetto magnetico si sfrutta per costruire elettromagneti, dove un filo avvolto a spirale (solenoide) attraversato da corrente genera un campo magnetico concentrato e regolabile. Questi dispositivi sono usati nei relè, nei motori e anche nei treni a levitazione magnetica.
Differenza tra magnete e calamita
Magnete e calamita sono termini usati per indicare lo stesso concetto: un corpo capace di generare un campo magnetico. Tuttavia, "magnete" è il termine tecnico, mentre "calamita" è quello più comune nel linguaggio quotidiano. Entrambi possono avere forme diverse a seconda dell’uso, ma hanno sempre due poli. Se un magnete viene spezzato, non si ottiene un polo singolo, ma due nuovi magneti, ciascuno con un polo Nord e uno Sud.
Questo fenomeno mostra come i poli magnetici non possano esistere isolati, a differenza delle cariche elettriche. Non esistono i monopoli magnetici (almeno non ancora scoperti), il che rende il magnetismo un fenomeno unico.
Come si produce il magnetismo
Il magnetismo può essere prodotto in due modi:
- Naturalmente, da materiali come la magnetite.
- Artificialmente, tramite il passaggio di corrente elettrica in un conduttore: questo genera un campo magnetico attorno al filo.
Nel secondo caso, la forza del campo magnetico dipende dall’intensità della corrente e dalla geometria del conduttore. Un filo avvolto più volte (bobina) produce un campo più forte. Se al centro della bobina si inserisce un nucleo di ferro, l’intensità aumenta ulteriormente: è il principio del trasformatore e del motore elettrico.
Come funzionano i magneti
I magneti funzionano grazie all’allineamento degli spin elettronici all’interno degli atomi. Quando un numero sufficiente di atomi ha i propri elettroni orientati nello stesso modo, si crea un campo magnetico netto. Questo campo agisce sull’ambiente circostante, attirando materiali ferrosi e influenzando altri campi magnetici.
Lo "spin" è una proprietà quantistica degli elettroni, simile a un momento angolare. In materiali ferromagnetici come il ferro, alcuni elettroni non si annullano tra loro e tendono ad allinearsi spontaneamente, formando dei "domini magnetici".
Quando questi domini sono orientati tutti nella stessa direzione, il materiale diventa magnetico.
Perché i magneti attraggono il ferro
Il ferro è un materiale ferromagnetico: ha elettroni disposti in modo da poter essere facilmente allineati al campo magnetico di un magnete. Quando il campo agisce, gli atomi di ferro si polarizzano e vengono attratti, creando un’interazione forte e visibile.
Oltre al ferro, anche nichel e cobalto hanno proprietà ferromagnetiche. Alcune leghe, come quelle di neodimio-ferro-boro, vengono usate per creare i magneti più potenti esistenti.
Come si propaga il magnetismo
Si propaga attraverso un campo vettoriale che si estende nello spazio attorno al magnete. Le linee di forza rappresentano la direzione del campo e la sua intensità. Il campo è più forte vicino ai poli e si indebolisce con la distanza.
Il campo magnetico può penetrare materiali non ferromagnetici e influenzare particelle cariche in movimento, come negli acceleratori di particelle o nei dispositivi elettronici.
Qual è l'unità di misura del magnete
L’unità di misura del campo magnetico è il Tesla (T). Un’altra unità usata, soprattutto in contesti meno scientifici, è il Gauss (G). La relazione è semplice: 1 Tesla = 10.000 Gauss.
Per confronto, il campo magnetico terrestre è di circa 0,00005 T (cioè 0,5 Gauss), mentre un magnete da frigo ha circa 0,01 T. Le risonanze magnetiche ospedaliere possono arrivare a 3 Tesla o più.
Consiglio: Formule sul magnetismo
Differenza tra elettricità e magnetismo
L’elettricità è il movimento di cariche (elettroni) attraverso un conduttore. Il magnetismo è la forza generata da questo movimento. Le due forze sono strettamente collegate e formano insieme l’elettromagnetismo, una delle colonne portanti della fisica moderna.
Un campo elettrico variabile genera un campo magnetico, e viceversa: questo principio è alla base della propagazione delle onde elettromagnetiche, come la luce, le onde radio e i raggi X.
Elettromagnetismo
Il fisico Hans Christian Ørsted scoprì che la corrente elettrica genera magnetismo. Durante un esperimento, notò che un ago magnetico si muoveva quando posto vicino a un filo percorso da corrente. Dimostrò così che la corrente elettrica produce un campo magnetico, e che l’intensità di questo campo è proporzionale alla corrente stessa.
Un ago magnetizzato libero di ruotare, posto sotto o sopra un conduttore, si orienta in base alla direzione della corrente:
- Se la corrente entra da sinistra ed esce da destra, il Nord si dispone verso l’alto (Fig. 1);
- Se entra da destra ed esce da sinistra, il Nord si dispone verso il basso (Fig. 2).

Questa scoperta ha aperto la strada alla teoria elettromagnetica di Maxwell, che ha unificato elettricità e magnetismo in un’unica struttura teorica.
Induzione magnetica
La forza esercitata da un campo magnetico su un conduttore dipende da diversi fattori, come descritto dalla formula di Laplace:
F = B × I × l × senα
Dove:
- F è la forza sul conduttore,
- B l’induzione magnetica,
- I l’intensità della corrente,
- l la lunghezza del tratto immerso nel campo,
- α l’angolo tra la direzione del campo e quella del conduttore.
Se si affiancano due conduttori attraversati da corrente:
- Si respingono se la corrente ha lo stesso verso;
- Si attraggono se le correnti hanno verso opposto.
L’induzione è anche alla base del funzionamento di generatori e trasformatori, fondamentali per l’energia elettrica moderna.
Le principali applicazioni del magnetismo
Il magnetismo è ovunque, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Nei dispositivi elettronici, ad esempio, i campi magnetici permettono la trasmissione di dati e l’alimentazione dei componenti. I motori elettrici funzionano proprio grazie all’interazione tra corrente e campo magnetico.
Anche in ambito medico, il fenomeno magnetico ha un ruolo fondamentale. La risonanza magnetica (MRI) è una delle tecnologie diagnostiche più avanzate, sfruttando campi potenti per ottenere immagini dettagliate del corpo umano senza radiazioni dannose.
Nel settore dell’energia, il magnetismo è alla base del funzionamento dei generatori e delle turbine. La produzione e la distribuzione di corrente elettrica non sarebbero possibili senza questo fenomeno.
In informatica, i dischi rigidi usano proprietà magnetiche per scrivere e leggere dati. Anche i sensori magnetici nei telefoni e nei veicoli sono esempi concreti di applicazioni.
Il magnetismo nel corpo umano e nella natura
Il nostro corpo reagisce ai campi magnetici. Alcuni studi suggeriscono che il cervello umano sia sensibile a variazioni magnetiche, influenzando persino l’orientamento spaziale. Alcuni animali, come uccelli migratori e tartarughe marine, utilizzano il campo magnetico terrestre come una sorta di GPS naturale.
Anche le tempeste solari, interazioni tra vento solare e campo magnetico terrestre, possono avere effetti tangibili: provocano aurore spettacolari ma possono interferire con satelliti e reti elettriche.
Negli oceani, i pesci e i cetacei sembrano percepire i campi magnetici durante le migrazioni. Le api, invece, usano questa sensibilità per orientarsi nei loro voli complessi.
Conclusione
Il magnetismo è una forza che unisce natura, tecnologia e scienza. Dalle proprietà della magnetite ai complessi fenomeni dell’elettromagnetismo, conoscere questo fenomeno ci aiuta a comprendere meglio come funziona il mondo. È un’energia invisibile che condiziona ogni aspetto della nostra esistenza, dal funzionamento del cuore al GPS nel nostro smartphone. Comprenderla, significa avere una chiave in più per decifrare l’universo.